Parrocchia
MARIA REGINA MUNDI
Nichelino (To)
interno chiesa

IL DESERTO NELLA CITTÀ

26 marzo 2017

Carissimi amici,
ci prepariamo a vivere insieme l’incontro con il Crocifisso Risorto, a compiere la traversata dalla morte alla vita, a fare Pasqua con Cristo che ci ha amato fino alla fine (Gv 13,1), penetrando negli abissi della umanità affamata e smarrita, distratta e impaurita: Pasqua non è fuga dalla croce ma Salvezza generata dentro la nostra miseria. Per accogliere questo dono, fin dalla Prima Domenica di Quaresima siamo stati trascinati da Gesù nel deserto per scoprire che – tra le tentazioni della vita – la Parola di Dio e i suoi angeli custodiscono il nostro cammino su questa terra. Come lo Spirito ha spinto Gesù nel deserto, così anche noi vogliamo credere che lo Spirito è nostro compagno nel deserto quotidiano.
Per allenarci a riconoscerlo e gustarne la presenza, dal 3 al 7 aprile vivremo in parrocchia l’esperienza degli Esercizi spirituali comunitari “Il deserto nella città”. Questo titolo è tratto dall’intuizione interiore di Fratel Carlo Carretto che ha colto l’opportunità di ritrovare nella condizione spesso arida delle nostre giornate la presenza fedele di Dio, che parla nel silenzio e nel vuoto, cercando di accedere all’intimità del nostro cuore. Nella Scrittura e nella tradizione della Chiesa il deserto è luogo privilegiato di incontro con Dio. “Ecco, io la sedurrò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore” (Os 2,16): così il profeta Osea descrive il proposito di Dio di incontrare il suo popolo - la sua sposa - dimenticando ogni tradimento per riconquistarne la fiducia e l’affetto. Il “deserto” è diventato nell’esperienza cristiana la condizione di vita scelta da alcuni monaci che, a partire dal IV secolo d.C., si sono allontanati dalle città per assaporare il Vangelo nella spogliazione e nella solitudine. Successivamente, l’espressione ha assunto anche il senso della ricerca assidua di Dio nello spazio del ritiro o degli esercizi spirituali, un tempo dedicato alla preghiera e all’ascolto della Parola di Dio, normalmente vissuto fuori dagli ambienti ordinari, come per “staccare”, ritemprarsi altrove (immersi nella natura, presso una casa alpina, un monastero...), lontani dal logorio quotidiano. Anche con i giovani dell’Up 55 abbiamo condiviso questa esperienza dal 3 al 5 marzo scorso, presso una casa di spiritualità in Valle d’Aosta. Quando si “scende” dagli esercizi, quando si torna in pianura, le persone sentono di poter tornare alla vita quotidiana come “ricaricate”.

Ma la vera sfida è quella di accedere a Dio proprio nell’esperienza del deserto domestico e metropolitano.
Luogo privilegiato dell’incontro con Dio…è proprio dove viviamo.

«Questa parola “deserto” è ben più di un’espressione geografica che ci richiama alla mente un pezzo di terra disabitato, assetato, arido e vuoto di presenze. Per chi si lascia cogliere dallo spazio dello Spirito che anima la Parola di Dio, “deserto” è la ricerca di Dio nel silenzio, è un ponte sospeso gettato dall’anima innamorata di Dio sull’abisso tenebroso del proprio spirito, sui profondi crepacci della tentazione, sui precipizi insondabili delle proprie paure che fanno ostacolo al cammino verso Dio» (Carlo Carretto, Il deserto nella città). Fratel Carlo intuisce che il vagone del treno o l’abitacolo dell’auto con cui ci si reca al lavoro possono essere lo spazio, il deserto in cui riconoscere il Signore come voce di silenzio, mormorio di un vento leggero (1Re 19). Nel ritmo quotidiano, nel tempo del lavoro o dello studio, nel vivo della vita possiamo incontrare il Vivente. Più spesso, invece, ci capita di pensare che la stanchezza e lo stress delle nostre giornate determinino un habitat inadatto alla preghiera o all’incontro con Dio. Paradossalmente, le condizioni di inospitabilità della vita moderna possono essere – com’è inospitale il deserto – l’occasione feconda per essere visitati da Dio e fare verità sulla propria vita. A patto che - Bibbia in mano - ci lasciamo riempire dall’Amore di Dio, ricominciando ogni giorno da Lui. Da questo desiderio nasce la proposta degli esercizi spirituali in parrocchia: un tempo che ci concediamo all’inizio della giornata per abituarci a fare della Parola la compagna di viaggio delle nostre 24 ore. Una settimana “fuori dalla norma, eppure normale” per allenarci alla possibilità di cominciare ogni giorno dalla preghiera e dall’ascolto di Dio. Abbiamo pensato di offrire una proposta costituita da 3 spicchi di 15 minuti, così che ciascuno sia messo nella condizione di partecipare come concretamente può.

Dalle 6.45 alle 7.00: preghiera silenziosa in chiesa.
Dalle 7.00 alle 7.15: ascolto e riflessione sulla Parola di Dio.
Dalle 7.15 alle 7.30: preghiera delle Lodi Mattutine.

Per chi non fosse agevolato da questi orari, saranno messe a disposizione alcune tracce sul sito. Essendo la prima volta, rimaniamo in attesa di eventuali suggerimenti rispetto alla formula e all’orario dell'esperienza, nel tentativo di offrire per il futuro una proposta il più possibile “raggiungibile” e praticabile. In attesa di incontrarci tutti nel Triduo Santo della Passione, Morte e Risurrezione di Gesù Cristo, continuiamo il cammino nel deserto, verso il giardino del mattino di Pasqua.

Don Mario